Tempeste si agitano sulle istituzioni artistiche. In gioco il riconoscimento delle prerogative dell’Alta Formazione che surrettiziamente, via amministrativa, potrebbero progressivamente non essere riconosciute. Non è un problema di categoria, è un problema di riconoscimento del valore delle nostre istituzioni. Musica+, che in modo ampio e tutt’altro che corporativo vuole farsi portavoce della vita musicale dentro e fuori i Conservatori, pone l’accento sul continuo interscambio tra studio e produzione, tra produzione e ricerca. Formazione e ricerca a + voci il nostro motto, non ci stanchiamo di ripeterlo.
Quale ricerca senza strutture adeguate? Come è ormai usuale per Musica+ l’inchiesta iniziata si protrae per più numeri affrontando da diversi punti di vista l’argomento. La conservazione e la fruizione di musica catalogata e archiviata pone molte problematiche. Continuiamo quindi a sentire responsabili di istituzioni archivistiche - dalle fondazioni liriche al più importante editore storico di musica in Italia - fino al direttore responsabile del più importanti archivio multimediale del nostro Paese, le Teche RAI. Con mano abile e leggera, infine, una musicologa ricercatrice militante introduce studenti e neofiti al mondo degli archivi, tutt’altro che polveroso, per svelare il fascino di dare nuova vita al passato.
Fuori dalle nostre istituzioni e dentro, come in un gioco di specchi, lo sguardo di un musicista in carriera che ha insegnato in passato descrive dall’esterno i mutamenti della struttura conservatoriale, ma soprattutto del rapporto allievo-insegnante. Fabio Biondi intervistato per la rubrica Maestri offre interessanti spunti di riflessione. Così come densi, aggrovigliati, fascinosissimi appaiono i percorsi intellettuali di un ‘uomo di lettere’ come Renzo Bragantini, dedito allo studio dei legami tra letteratura e musica.
La Nuova Musica è sempre al centro dell’attenzione di Musica+, questa volta con una densa intervista ad Alessandro Solbiati e con alcune riflessioni sollevate da un convegno organizzato al Conservatorio di Milano sui legami tra la musica e le scienze esatte. Un’ulteriore conferma dello sviluppo della ‘ricerca’ nei conservatori italiani.
Lo sguardo europeo, che ha un grande ruolo, sposta i temi dell’Istruzione Superiore in un’ottica internazionale. Il Comunicato stilato in occasione dell’incontro dei Ministri della Cultura dei paesi europei a Yerevan in Armenia, che pubblichiamo forse per primi in forma cartacea nella traduzione ufficiale italiana, è un documento che tangibilmente afferma il ruolo di uno spazio comune verso cui indirizzare le prospettive della formazione superiore.
Infine, tra gli anniversari uno spazio particolare ad un mito del pianoforte come Arturo Benedetti Michelangeli, di cui con molto orgoglio pubblichiamo ricordi personali e inediti scritti da pianisti nostri colleghi che lo hanno direttamente conosciuto. Storie sospese tra leggenda e quieta imprevedibile normalità di uno degli ultimi grandi miti pianistici dell’immaginario collettivo. Recentemente, in una riproposta di materiale televisivo d’epoca con stupore abbiamo visto in un varietà in bianco nero degli anni’ 60 una imitazione, appunto, del ‘sommo’ Michelangeli. Suo l’aplomb, l’inconfondibile baffo, l’eleganza della postura e del gesto, la sacralità dell’atmosfera. In pochi fotogrammi un mondo, e la consapevolezza che oggi il pubblico del sabato sera molto difficilmente saprebbe riconoscere da piccoli particolare un sommo pianista di musica d’arte…
Carla Di Lena