Giornata della Memoria: a Roma e a L’Aquila, il 26 e 27 gennaio PERCHE’ LA MEMORIA SI FACCIA IMPEGNO”
Due concerti dedicati alle vittime di ieri e di oggi. Partner Acea.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Nelle parole di Primo Levi tratte da ‘Se questo è un uomo’, si riassume il significato più vero del Giorno della Memoria. Per ricordare la Shoah, il Conservatorio di Musica de L’Aquila ‘Alfredo Casella' con Orchestra, Solisti, voci recitanti, Coro e Coro di voci bianche, si è fatto promotore della manifestazione: "Perché la Memoria si faccia Impegno - un evento per le vittime di ieri e di oggi”. L’iniziativa organizzata con l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, con il patrocinio del Ministero di Grazia e Giustizia, ha il sostegno di Acea che ha contribuito anche all’istituzione da parte dello stesso Conservatorio aquilano di due borse di studio per allievi meritevoli in condizioni disagiate a causa del terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese nel 2009.
I concerti, il primo a Roma, lunedì 26 gennaio, e il secondo a L’Aquila, martedì 27, sono stati voluti, spiegano gli organizzatori “per dare voce ai testimoni diretti di quei fatti o agli autori che li hanno raccontati nelle loro opere”.
L’appuntamento del 26 gennaio è alle ore 19 nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.
Per il giorno della Memoria, il 27, il concerto si terrà a L’Aquila, all’Auditorium del Parco alle ore 18.
In programma “Shoah. La Memoria - La Speranza - La Vita” di Luciano Bellini, dove il tema è affrontato accostando idealmente lo sterminio degli ebrei ad altri popoli che hanno subìto lo stesso tragico destino nel corso del ‘900: armeni, zingari, curdi, slavi. Testi originali si alternano a una scelta selezionata di autori di popoli diversi, testimoni o interpreti di quelle vicende con l’invito a varcare, nel compianto, le frontiere etniche, culturali, politiche. Insieme a Primo Levi, del quale vengono selezionati anche brani meno noti di poesie, si affiancano versi di Charles Beaudelaire, Salvatore Quasimodo, Wislawa Szymborska, Ingeborg Bachman, Paul Celan, Joyce Lussu. La Cantata è un esplicito omaggio ai poeti, a coloro che hanno dato parole a ciò che sarebbe stato solo silenzio. Ma non è una strada senza contraddizioni, combattuti fra il desiderio di rimuovere il dolore e il bisogno di ‘narrarlo’, di conoscerlo per fare della coscienza un antidoto a ogni pensiero totalitario e semplicistico. Solo a Roma l’opera di Bellini sarà preceduta da “Cinque ninne nanne per i bambini uccisi dalla guerra” di Sandro Gindro; brano, in cinque parti, che vuole essere un invito alla pace e al rispetto delle vite umane, soprattutto le più fragili, travolte dalla violenza e private dei più elementari diritti, primo tra tutti: la speranza nel futuro. L’esecuzione è affidata al Quartetto d’Archi: “I solisti Liriensi”.
Perché la memoria si faccia impegno
Un evento per le vittime di ieri e le vittime di oggi
26 gennaio 2015
Roma, Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi
27 gennaio 2015
L’Aquila - Auditorium del Parco
Ingresso libero fino ad esaurimento posti