Cari colleghi e allievi, e chiunque abbia a cuore il nostro conservatorio e la nostra Aquila che tanto amiamo,
ecco la lettera che già da qualche giorno ho inviato ai miei allievi, che per fortuna stanno tutti bene. Mi risulta a questo proposito che anche altri colleghi abbiano già iniziato a ricevere a casa i propri ragazzi, in modo da metterli nelle condizioni di sostenere gli esami a Giugno. Il problema principale è che tutti coloro che hanno vissuto in prima persona l'esperienza terribile del terremoto sono ancora così scossi dalla paura e dalla sensazione di aver perduto irrimediabilmente le loro radici, che non è facile ridestare in loro la voglia di ricominciare. Speriamo almeno che la terra smetta presto di tremare, sono appena stata risvegliata dall'ennesima scossa... come fanno i ragazzi che hanno lasciato le loro case, quelli che ancora ce l'hanno, a pensare alla musica?
Ringrazio Giandomenico per la possibilità che ci ha offerto di comunicare tra noi, lo trovo di grande aiuto,
un abbraccio, mc
Carissimi allievi tutti,
intanto un abbraccio fortissimo a chi di voi abbia vissuto in prima persona l'angoscia del terribile cataclisma che ha colpito L'Aquila; per fortuna state tutti bene, e questa è la cosa più importante.
Anche noi romani siamo ancora frastornati, addolorati, impotenti, increduli. Quando succedono queste tragedie, si fa sempre fatica a credere che siano davvero accadute, e per di più a noi, o ai nostri cari.
Quello che io posso fare, è di continuare le lezioni a casa mia. Per questo sarò a vostra disposizione dalla seconda settimana dopo Pasqua, in modo da dare continuità, almeno per quanto riguarda lo studio del canto, al nostro lavoro.
Fatevi vivi, e ci metteremo d'accordo per l'orario.
Sentitemi vicina, e, se possibile, buona Pasqua,
Maria Chiara