A seguito della comunicazione all’AIOC (Associazione Italiana Organisti di Chiesa), nella quale mettevo in evidenza i probabili danni inferti dal terremoto agli organi di L’Aquila e del territorio aquilano, numerose e tempestive sono state le espressioni di solidarietà ricevute.
La mia comunicazione all’AIOC, sempre sensibile ed attiva sul campo a sostegno degli organisti e degli organi, era soprattutto finalizzata, per il momento, alla richiesta di un sostegno “morale”, una solidarietà verso la popolazione aquilana, verso i docenti del Conservatorio, gli allievi e verso tutti coloro vicini al mondo dell’organo. Gli organi aquilani, importantissimi esempi dell’Arte Organaria, molti dei quali recentemente restaurati in modo egregio, sono (od erano?) esempio del grande patrimonio artistico della città e, unitamente a tutti i tesori artistici presenti sul territorio, degni di attenzione, ammirazione e rispetto.
Molti sono stati i suggerimenti e le offerte di aiuto in loco, pervenute da autorevoli personalità ed organari, finalizzati a salvare ciò che presumibilmente “rimane” dei (permettetemi di dirlo) “nostri organi”.
Messaggi via mail sono arrivati e continuano ad arrivare a iosa, a me personalmente ed ai colleghi organisti, inoltrati anche ad autorità ed Enti preposti alla salvaguardia del patrimonio artistico.
Tale gradito interesse e tempestività non debbono tuttavia, a mio avviso, precorrere i tempi.
Le urgenze, le priorità, sono al momento altre. Non abbiamo ancora finito di piangere i morti.
Tra qualche tempo, quando il centro storico della città sarà nuovamente percorribile, quando si procederà ad evidenziare più nel dettaglio i danni, quando si potrà rientrare nelle Chiese o negli edifici con un certo margine di sicurezza, sono sicuro che “la macchina” potrà ripartire e che, in primis i Parroci ed i Rettori che hanno sempre manifestato sensibilità al problema, e le Istituzioni delegate, daranno alla “questione organi” adeguata considerazione.
Allora si potrà ripartire!
A conclusione di questo mio scritto riporto integralmente la mail inviata all’AIOC, nella persona del M° Bottini, del quale vorrei mettere in risalto la competenza e sensibilità, ed inoltrata a molti Enti ed autorità civili e religiose della città di L’Aquila.
Aurelio Iacolenna
“Ringrazio il M°Bottini e tutti gli intervenuti per la tempestività e la sensibilità dimostrate.
Ringrazio vivamente per le parole di conforto e per i sentimenti di solidarietà, sicuro di interpretare il pensiero dei colleghi e di tutti coloro vicini al mondo organistico aquilano.
Spero vivamente che gli Enti preposti, quando ne sarà ravvisata l'opportunità, tengano in considerazione i numerosi e preziosi suggerimenti ricevuti.
Sono altresì convinto che, per il momento, altre priorità ci attendono.
L'Aquila è stata colpita al cuore. Gli aquilani sono stati colpiti al cuore. Sarà necessario, prima di ogni altra cosa, dar loro la speranza di tornare a vivere.
Cordialmente
M°Aurelio Iacolenna
Conservatorio "A.Casella"-L'Aquila” 08.04.09