Ringrazio il Direttore per la sensibilità e l'attenzione con cui segue e condivide questo momento difficilissimo.
Insegno in questo Conservatorio da ventidue anni, e ho iniziato molto giovane il mio percorso di docente, facendo quasi fatica a identificarmi come tale fra gli allievi.
Ma dopo pochi anni ho compreso che nella riservatezza della gente di questa zona si cela un tesoro di umanità gentile e generosa.
Circa due anni e mezzo fa, spinto anche dall'affetto profondo per questo angolo d'Abruzzo, ho acquistato un piccolo bilocale a Fossa, 12 km circa dall'Aquila, anch'esso centro terremotato dai recenti eventi. Vorrei condividere con voi tutti una breve riflessione che ho scritto ieri sera per gli amici:
"Mentre ancora avverto i brividi nel ricordare il rumore sordo della mia casa mossa dal sisma - le pentole di rame che ballano sulle mensole, il controsoffitto ferito da parte a parte come opera di un sinistro apriscatole - cerco di farmi scaldare dall'affetto degli amici... La luce della Pasqua prossima non può abbandonarci, lasciamo che entri il tepore della risurrezione nell'esistenza sconvolta di tanta gente!
Personalmente sono stato fortunato, appena lambito dal terrore, ma proprio per questo conserverò una consapevolezza acuta dei fatti per il resto della mia vita...
Vorrei che questa Pasqua fosse veramente un punto di svolta nel corso storico della nazione Italia: un terremoto così deve, DEVE essere un'occasione preziosa di riflessione e di critica.
Non è possibile proseguire con questo registro approssimativo e superficiale nella vita pubblica, siamo una comunità, e l'unico modo per tutelarla è la coscienza dei diritti e doveri di fronte a leggi e regole. Quest'indulgenza e la mal dissimulata ammirazione nei confronti dei "furbi" può guarire solo con robuste dosi di civismo, con il recupero del sentimento della vergogna e con la consapevolezza che potremmo stare tutti meglio se una più cospicua parte di cittadinanza, a cominciare dai potenti, amasse la legalità.
Un caro abbraccio a tutti ed in particolare agli amici aquilani che la notte di lunedì hanno avuto più paura e perso molto più di me.
Ma non perdiamo la speranza, buona Pasqua!!"
Francesco