Ciao a tutti,
mi chiamo Massimo Salcito.
Sono uno studente "fuori corso" (a 46 anni...) di viola da gamba di Andrea De Carlo.
Conosco il Casella, Giandomenico Piermarini, Maurizio Pratola e tanti altri dal 1982, anno in cui mi trasferii a L'Aquila da Pescara per studiare con Giorgio Carnini.
A L'Aquila ho studiato e mi sono diplomato in Organo, Clavicembalo e Pianoforte: tante amicizie, tanti docenti, splendido ambiente. E mi è rimasto nel cuore.
Docente a Pescara in Clavicembalo dal 2003, ho sempre cercato di mantenere un contatto con L'Aquila. E proprio quest'anno mi si è presentata l'occasione giusta, entrando a far parte della classe di Andrea: è stato di fatto un ritorno a casa. E da circa un anno ho anche la residenza a Paganica, paese originario di mia madre.
Per me il Casella è una seconda casa, una sensazione piacevole come non mai, provata a ottobre, quando ho varcato per la prima volta l'ingresso di Collemaggio come nuovo studente.
Soffro per il Casella e soffro per Paganica: l'unica cosa che è rimasta in piedi (o almeno fino a martedì) è il Santuario della Madonna d'Appari, e anche lì c'è un organo storico, il Vayola. Che sia l'unico rimasto dei tanti tesori musicali aquilani?
Giustamente molti dicono: pensiamo prima alle persone, poi alle chiese. E' vero.
Però è anche vero che le testimonianze artistiche sono anche dei simboli, in cui tutti - a differenza delle case - possiamo identificarci, come parte di un nostro vissuto, come esperienza di vita.
Per me il Castello, la Villa, la Chiesa delle Anime Sante (in cui mi avevano chiesto di fare un concerto l'8 agosto) e tante altre parti di L'Aquila sono parte di me come quella casetta in via degli Angeli a Paganica che ero riuscito finalmente a rimettere a posto.
Non di meno, non di più.
La biblioteca di Pratola (scusatemi se l'attribuisco a lui, non me ne voglia nessuno, è stato il primo che ho conosciuto tanti anni fa) per me altro non è che parte di casa mia, e la 34 in cui fa (faceva?) lezione Andrea è una stanza in più dello studio che ho (avevo).
Tutto questo per me conta, come per tutti voi.
Spero che L'Aquila non abbia perso il simbolo della formazione musicale statale e pubblica, quindi per tutti e di tutti.
Chi mi conosce sa quanto tenga ai Conservatori, e non solo a parole.
Un abbraccio a tutti e un ringraziamento a Giandomenico per quanto stai facendo in queste ore.
Max S.