Carissimi tutti, l'ala del Conservatorio dove si trova l'aula delle mie lezioni non dà direttamente sul giardino, essendo quest'ultimo a qualche metro sotto il balcone e, quindi, raggiungibile solo buttandosi giù. E non venitemi a dire che il balcone sia una dotazione di sicurezza! Lo stesso piano di evacuazione redatto ai sensi della normativa in vigore non prevede di uscire da quella parte.
Detto questo, ribadisco che solo un accurato sopralluogo e adeguati interventi di messa in sicurezza renderanno, mi auguro, di nuovo pienamente fruibile l'edificio. E questo, è ovvio, spetta agli organi competenti.
E ora desidero confermare la disponibilità offertami da Istituzioni marsicane pubbliche e private a fornire supporto didattico a chi desiderasse farne uso. E, capirete, i continui controlli che vengono effettuati sugli edifici mi danno la possibilità di parlare in questi temini!
Sono inoltre collegata con associazioni i volontariato accreditate, in modo da poter esprimere tutto il mio attaccamento alla professione docente, il cui primo dovere è quello dell'umanità.
Nessuno può e deve interferire con la mia libertà d'insegnamento e di metodo altrimenti se ne assume ogni responsabilità. E questo spazio democratico è utile a chiunque abbia serie intenzioni di veder rinascere la città de L'Aquila e le sue molteplici istituzioni.
O preferiamo continuare questo forum sui giornali o in televisione?
Io come docente ho anche il dovere di chiedere sicurezza sul mio posto di lavoro. Anche gli studenti devono chiedere sicurezza e la piena applicazione della Legge 626.
E ora, prima di recarmi in Caritas a dare una mano, vi lascio con questa celebre frase: "L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile: non importa, sii onesto e sincero" (Madre Teresa di Calcutta).
Ciao.
Barbara Filippi