Cari ragazzi, amici, colleghi del Conservatorio.
Già prima di me molti vi hanno espresso solidarietà per quanto è successo.
Io voglio solo aggiungere che il mio cuore e il mio pensiero sono continuamente con voi, da quella notte tra il 5 e il 6. Questa tragedia mi ha colpito profondamente e mi è impossibile non pensare che quel terribile lunedì avrei preso servizio solo poche ore dopo. Mi stringo in un abbraccio a tutti voi che avete perso amici, parenti e conoscenti in questa tragedia, e a voi che avete perso la casa o che comunque non potete accedervi, e ancora a voi che siete stati fortunati ma che avrete negli occhi per tanto e tanto tempo quello che avete visto e che non dimenticherete. Dalla televisione, al forum, a internet, tutto leggo, guardo e cerco per capire, per sapere, per avere notizie. Sicuramente verrò presto per esservi più vicina, e perché a stare qui non ce la faccio più tanto. Amo questa vostra città, che un po' è anche mia, dato che vengo in Abruzzo da quando ero bambina e che vi lavoro da 13 anni. Non permettete che venga stravolta, proteggetela nella sua unicità. E non dimenticate la musica. Come diceva uno dei miei insegnanti: QUALUNQUE cosa succeda, la musica DEVE rimanere. E' difficile, può sembrare impossibile in alcune circostanze, ma è un pensiero che ha senso. Se non avete modo di suonare, coltivatela dentro di voi, tenetela al sicuro. Poi, con il tempo, tornerà anche nelle vostre mani e nelle vostre voci. Non cedete alla tentazione di lasciarvi andare. Resistete ad ogni costo (ne siete capaci, venite da una terra forte e piena di dignità), per voi innanzitutto e poi per le persone che vi stanno accanto.
Vi abbraccio tutti
Elena Lupoli
P.S.: per qualunque cosa, contattatemi all'indirizzo e-mail che trovate a sinistra del messaggio cliccando sulla bustina
