Ne aveva parlato qualche giornale: per la sede provvisoria del Conservatorio era stato individuato il capolinea del metrò di superficie grazie a un progetto giapponese. Ma non mi sembra che le trattative siano andate a buon fine. Mentre aspetto buone notizie, mi consolo leggendo e rileggendo la lettera aperta pubblicata sulla home page e ripeto l'antico adagio:
"Ogni promessa è debito".
Cordialità,
Barbara Filippi