5
« il: 07 Aprile 2009, 17:32:00 »
Cari amici,
voglio condividere con voi oltre alle emozioni che in questo momento sto vivendo, anche le informazioni che sono in mio possesso.
La tragedia che si è abbattuta su L’Aquila ci coinvolge profondamente e ci lascia - man mano che passano le ore – sempre più sbigottiti e frastornati di fronte ad una realtà che di ora in ora diventa sempre più drammatica. Una realtà che per i più fortunati di noi è una realtà virtuale vissuta attraverso le immagini che ci vengono riproposte dalla televisione, mentre i più sfortunati la vivono personalmente sopportando lo stillicidio delle scosse di terremoto che continuano a susseguirsi.
Però è proprio in questi momenti che bisogna guardare avanti e progettare il futuro e, pur nelle difficoltà che sicuramente incontreremo, dobbiamo trovare la forza di riorganizzarci il prima possibile per riprendere rapidamente le attività del Conservatorio.
Per far questo vi metto a conoscenza delle informazioni che io ho sulla stato di salute di tutti noi e sullo stato della sede del Conservatorio.
Dalle notizie che in mio possesso mi risulta tutti i colleghi e tutti gli amici del personale tecnico amministrativo del Conservatorio sono vivi.
Per quanto riguarda gli studenti a oggi mi risulta che solo una studentessa del Conservatorio sia rimasta vittima del terremoto. Dire “solo una” è una cosa che mi fa rabbrividire ma comunque, vista l’entità del sisma, ritengo che avrebbe potuto andare molto, molto peggio.
Per quanto riguarda la sede vi comunico quello che già molti di voi sanno e cioè che la Basilica di Collemaggio è rimasta parzialmente danneggiata e ha subito il crollo della parte posteriore del tetto all’altezza più o meno dell’abside/transetto. Per quanto riguarda il Conservatorio, mi risulta – sia da testimonianze di colleghi che hanno potuto vedere di persona sia dei tecnici della Provincia con i quali ho parlato e che hanno visionato la struttura dall’esterno - che essa non sembra aver riportato danni apparenti se non nella parte del tetto delle segreterie. Questo è però solo un esame esterno e superficiale. Sarebbe ovviamente necessario un sopralluogo interno che sicuramente sarà fatto nei prossimi giorni ma che per ora è inimmaginabile. Le squadre di soccorso sono infatti attualmente impegnate nelle ben più importanti operazioni di scavo delle macerie e di sistemazione dei senza tetto. Il fatto che esternamente il Conservatorio appaia intatto non vuol dire nulla comunque – vista che la mia filosofia è sempre quella di vedere il bicchiere mezzo pieno – à meglio così che se invece avesse avuto anche dei danni apparenti.
Concludo questa mia comunicazione informandovi che ho ricevuto testimonianza di solidarietà da parte di tutti i conservatori d’Italia e da molte Istituzioni estere. Apparentemente non è molto ma è sicuramente uno stimolo per tutti noi per ritrovare la forza di ricominciare. Non ci si deve lasciar sopraffare dagli eventi e dobbiamo riorganizzarci perché non è giusto che il lavoro che abbiamo fatto per costruire un Conservatorio che gode di così grande considerazione in Italia e nel mondo debba andare perduto. Abbiamo una grande responsabilità: L’Aquila è una città di cultura e abbiamo il dovere di dimostrare a tutti che proprio dalla cultura può arrivare un segnale molto forte di rinascita della città.
Conto di continuare ad informarvi attraverso questo mezzo e invito tutti coloro che hanno qualcosa da segnalare a farlo attraverso lo stesso sistema.
Ringrazio Piermarini per avere attivato questo servizio e a presto.
Bruno Carioti