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TENIAMOCI IN CONTATTO / Re: Il mistero nipponico
« il: 11 Novembre 2009, 18:15:34 »
Inserisco un articolo in cui mi sono imbattuto di recente, anche a me incuriosisce la questione...

Qualcuno sa qualcosa di più di questa storia, di cui, per ovvii motivi, si parla poco?

Da Il Capoluogo.com del 4/11/2009

Dal prestigioso Auditorium di “carta” del grande architetto giapponese di fama internazionale Shigeru Ban ai MUSP di una ditta di carpenteria metallica: storia di un progetto per il Conservatorio dell’Aquila che “non s’ha da fare”…

La vicenda è pressoché nota. Ma riassumiamola, con dovizia di particolari. All’indomani di un’immane tragedia che ha distrutto una città e sconvolto la vita di migliaia di persone, un illustre architetto giapponese - per la precisione - Shigeru Ban (uno dei progettisti delle torri gemelli, studio a Tokio, New York e Parigi, docente all’Università Key, membro del Voluntary Architecs Network) si interessa a L’Aquila (viene due volte l’11 giugno e il 12 agosto) ed elabora un disegno, che gli costerà diversi mesi di lavoro, per la riqualificazione della rimessa della ex metropolitana situata a Pettino, abbandonata e mai utilizzata. Il progetto, gratuito, realizzato da Ban con il suo Studio e il suo attuale team di collaboratori costituito da professionisti e docenti dell’Università dell’Aquila, di Genova, di Parma e di Perugia, oltre che da specialisti francesi e giapponesi, prevedeva una struttura all’avanguardia da donare al Conservatorio. Shigeru Ban è noto in tutto il mondo per utilizzare, nelle sue complesse architetture, materiali poveri come il legno, la carta, il cartone (da qui il nome Auditorium “di carta”) anche prodotti con processi di recupero e di riciclo. Per questo motivo ha operato con estrema efficacia in quei paesi devastati da eventi drammatici, come il terremoto appunto, in Giappone, nelle Filippine, in Turchia e in Cina.

Il punto focale del progetto prevedeva una Sala per Concerti capace di ospitare fino a 550 persone, tra pubblico e professori d’orchestra, con una superficie di circa 600 metri quadrati, definita da una curva perimetrale di colonne di cartone di varia sezione (era stata già individuata una ditta di Chieti per la fornitura dei casseri e il preventivo si aggirava sugli ottantamila euro) che ne avrebbero delimitato lo spazio. Le pareti, come anche il soffitto, erano state pensate in modo tale da garantire un perfetto isolamento acustico e termico, oltre che una barriera al fuoco. L’illuminotecnica era stata tarata a seconda delle esigenze: ogni aula avrebbe avuto un’illuminazione diversa. Accanto alla Sala Concerti era prevista la Sala Prove in forma ellittica (150 metri quadrati), inoltre una biblioteca di 145 metri quadrati, una sala di recitazione (60 metri quadrati), uno spazio per la terapia musicale (70 metri quadrati), uno spazio per il ricovero degli strumenti musicali (100 metri quadrati), una sala privata a servizio dell’orchestra (100 metri quadrati) e una superficie di circa 300 metri quadrati ad uso uffici per l’organizzazione e la gestione della didattica e delle iniziative culturali del Conservatorio di Musica. La realizzazione di questo complesso era stata definita per la fine di ottobre. Durante il G8 il primo ministro giapponese Taro Aso dona il modellino di plastica al nostro premier Silvio Berlusconi. La Protezione Civile indica, come somma approssimativa messa a disposizione per il Conservatorio dell’Aquila, sette milioni di euro.

Il progetto di Shigeru Ban costa cinque milioni e mezzo più IVA. Perfetto. Il 3 agosto viene espropriato il terreno per i lavori con tanto di targa. L’8 agosto viene bloccato tutto. Perché? Perché un progetto senza problemi economici, senza problemi tecnici, senza problemi strutturali e senza problemi inaugurali (per la cerimonia d’inaugurazione si sarebbe scomodato niente popò di meno che il giapponese Seiji Ozawa, uno dei massimi direttori d’orchestra al mondo) è stato buttato via così? Quante cose dette e poi negate…un mistero.

Il Direttore del Conservatorio Bruno Carioti chiede spiegazioni a Bertolaso e si dice preoccupato che un progetto di tale rilevanza, in grado di connubiare funzionalità e prestigio, sia stato accantonato per privilegiarne un altro che, quasi sicuramente, sarà di una normalissima ditta edile. Addirittura Renzo Piano telefona a Carioti per capire come sia stato possibile rifiutare un’opportunità del genere.

La Protezione Civile replica che non si è ancora deciso nulla e in data 11 settembre 2009 indice un Bando di gara - si legge nel sito - “per la selezione di operatori economici ai quali affidare la progettazione, i lavori, la fornitura, il trasporto e la posa in opera di Moduli Provvisori ad Uso Scolastico (MUSP) per il Conservatorio A. Casella dell’Aquila”. Risponderanno in quindici. Il 22 settembre si conclude la procedura. All’apertura delle buste vince una ditta per un ribasso anomalo. La Protezione Civile si insospettisce e, dopo ulteriori approfondimenti, conferma l’aggiudicazione dell’appalto. A Collesapone i lavori per i MUSP del Conservatorio partono il 15 ottobre; dovrebbero finire per il mese di novembre.

Ma perché si è preferito un progetto qualsiasi al progetto di Shigeru Ban? Perché? Lo chiediamo al Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, lo chiediamo al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, lo chiediamo a chiunque sia in grado di fornirci una risposta. Soddisfacente. Intanto speriamo che la faccenda non si concluda qua, speriamo che il governo giapponese insista, speriamo che il governo italiano, Bertolaso e Cialente si interessino a far sì che qualcosa si smuova, speriamo che sia stato un errore, anzi un brutto sogno. Speriamo che l’Italia non faccia questa brutta figura e che L’Aquila e gli aquilani non si debbano accontentare solo un prefabbricato. Noi del Capoluogo.it lo speriamo. Noi, insieme a molti aquilani, ancora speriamo. Dopotutto domani è un altro giorno.

di Eleonora Egizi

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ANSA ore 12,44
TERREMOTO: L’AQUILA; STOP A SALA CONCERTI GIAPPONESE, STAMPA

(ANSA) - TOKYO, 4 NOV - Il progetto di costruzione di una sala concerti all’Aquila, che doveva essere finanziata per metà dal Giappone nell’ambito degli aiuti internazionali di ricostruzione post terremoto, è stato sospeso per mancanza di fondi e rischia di creare frizioni tra Roma e Tokyo. Lo riferisce lo Yomiuri Shimbun, il più diffuso quotidiano del Sol Levante con più di 12 milioni di copie nella sola edizione del mattino, nella corrispondenza da Roma di Kazuki Mazuhara (”assistenza giapponese sospesa unilateralmente”). Il progetto, illustrato lo scorso luglio dall’ex premier nipponico Taro Aso al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in occasione del summit del G8, prevedeva la realizzazione in due mesi di una sala concerti innovativa, soprattutto per l’uso di cartone compresso, dell’architetto giapponese, Shigeru Ban. Il costo, in particolare, era ipotizzato in un milione di euro, di cui la metà a carico del governo nipponico e l’altra coperta con la raccolta di fondi. Stime italiane, invece, ipotizzano, considerando le infrastrutture accessorie (parcheggi e viabilità), costi per circa 3,6 milioni di euro. “Manca il budget”, è il commento dei responsabili per la ricostruzione post terremoto, riferisce il quotidiano nipponico. “La sospensione è fuori dal senso comune della diplomazia perché si tratta di una cosa decisa tra i capi di governo dei due Paesi”, è il commento dell’ambasciatore giapponese a Roma, Hiroyasu Ando.

ANSA ore 13,23
TERREMOTO: PROT. CIVILE, DONAZIONE TOKIO POCO PER AUDITORIUM - BERTOLASO VEDRA’ AMBASCIATORE GIAPPONESE PER SCELTA ALTRA OPERA

L’Auditorium dell’Aquila non si farà, o almeno non è possibile in questo momento e si dovrà trovare un accordo per far confluire su un’altra opera la donazione del governo giapponese. Lo confermano fonti della protezione civile nazionale, interpellate dall’ANSA a proposito della notizia pubblicata da un giornale giapponese, Yomiuri Shimbun, che lamentava lo stop all’opera al quale il governo di Tokio intendeva partecipare con una donazione di 500 mila euro e un progetto firmato dall’architetto Shigeru Ban. “L’Auditorium - spiegano le fonti della Protezione civile - costerebbe chiavi in mano 4 milioni di euro. Il problema è che per attuare tutte le opere nel territorio stiamo procedendo attraverso gare di appalto. E questo ovviamente non sarebbe possibile farlo per un’opera già progettata. Dovremmo procedere attraverso assegnazione diretta, ma questo noi stiamo cercando sempre di evitarlo. Non potendo procedere ad assegnazione tramite gara, servirebbero ulteriori finanziamenti. I 500mila euro offerti dal governo nipponico sono insufficienti”. Quindi l’opera non si farà? “No, al momento non è possibile. Bertolaso - annunciano le stesse fonti - ha già preso appuntamento per la prossima settimana con l’ambasciatore giapponese per trovare una soluzione alternativa che consenta con la donazione nipponica di realizzare un’opera completa”.(ANSA)


Fonte: http://www.maurograziani.org/wordpress/archives/1837

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Vorrei contattare... / Re: Vorrei mettermi in contatto con...
« il: 08 Aprile 2009, 19:06:50 »
Invece Luca il tiorbista? Non so il cognome...

L

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TENIAMOCI IN CONTATTO / AIUTI DA ROMA!
« il: 08 Aprile 2009, 16:12:40 »
Ecco una lista abbastanza aggiornata dei punti di raccolta di beni primari a Roma:

- Via D. De Blasi, 57, presso i gazebo del Movimento Roma Europa Sociale, dal Lun al Ven dalle 9:30 alle 12:30, Lun- Mar- Gio dalle 17 alle 19
- Via dei Colli Portuensi (di fronte il supermercato GS), presso i gazebo del Movimento Roma Europa Sociale, Giovedì e Venerdi ore 16-20 Sabato ore 9-13
- Largo Santa Silvia, presso i gazebo del Movimento Roma Europa Sociale, Giovedì e Venerdi ore 16-20 Sabato ore 9-13
- Via F.D. Vannetti 38,
- Via Santorre di Santarosa
- Via del Corso 117, presso la sede del quotidiano l’Opinione, tel. 06.6954901 - 06.99704299 - 06.99704920
- Via Nazionale 243, presso la sede dell’associazione Fare Ambiente
- Via Ardeatina 277, presso l’associazione Fare Verde
- presso le due sedi di Casa Pound, via Napoleone III, 8, via degli Orti di Malabarba, 15
- via Monte Rocchetta 10/14, presso la sede del Municipio IV, Mercoledì 8 h 9.00 - 20.30 Giovedì 9 h 9.00 - 20.30 Venerdì 10 h 9.00 - 12.00


Occorrono:

indumenti, biberon, scatolame come tonno, riso, precotti…-coperte-sacchi a pelo-cuscini-brande da campeggio-indumenti intimi uomo / donna / bambini-indumenti per bambini-pantaloni da uomo / donna

Inoltre Generi alimentari a lunga conservazione :

- latte a lunga conservazione
- latte in polvere per bambini
- scatolette di carne e tonno
- pomodoro in scatola
- biberon per neonati
- pasta / riso
- pannolini per neonati



Inoltre segnalo:

Perigeo Lazio e GN Comunication, in collaborazione con Radio Incontro e in coordinamento con la Protezione Civile, hanno avviato una raccolta di acqua da destinare alle popolazioni abruzzesi sfollate a causa del terremoto della notte scorsa.

Grazie alla collaborazione con il XX Municipio, nel piazzale antistante il Granteatro, in Via di Tor di Quinto, a Roma, è allestita una struttura dove i volontari accoglieranno materiale di prima necessità (latte in polvere, scatolame, zucchero, fette biscottate, pannolini...) vorrà essere donata dai romani.

Il primo carico di due camion con semirimorchio, al seguito della colonna di aiuti predisposti dalla Protezione Civile del Comune di Roma, ha già raggiunto la il 7 aprile la zona colpita portando 25.000 litri di acqua.


Per ulteriori informazioni contattare Luca Panariello: +39 338 6261463.


Scarica qui il comunicato in pdf.



Per donazioni:

c/c n. 421 intestato a Perigeo Lazio Onlus
causale: Emergenza Abruzzo

IBAN: IT22 E 05650 03204 000000000421
SWIFT: PORAITRRXXX (Banca Popolare di Roma - Agenzia 9)

LINK: http://www.perigeolazio.org/progetti08.htm




Lorenzo

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TENIAMOCI IN CONTATTO / Re: Solidarietà al Casella
« il: 08 Aprile 2009, 16:05:52 »
Vorrei associarmi alle parole di Virginia.

L'Aquila è la mia città d'adozione. In alcuni periodi di questi ultimi tre anni la mia vera e propria città di residenza.
Ed è forse per questo che dalle ore 3:32 di quella dannata notte qualcosa dentro di me è cambiato. Ho vissuto con un'empatia incredibile lo svolgersi degli eventi, accumulando tensione e dolore come fossi stato lì (è per uno dei tanti bizzarri casi del destino che effettivamente non fossi lì a quell'ora, in un letto di via Rustici).

Il mio pensiero va a tutti gli aquilani che hanno vissuto questo incubo; ai miei amici e conoscenti, davvero tanti, che porto nel cuore; a chi ha subito gravissime perdite; ai luoghi in cui ho vissuto fino ad oggi, con impegno, divertimento, soddisfazione, gioia e pochi momenti di riflessione e frustrazione. Ho pianto pensando a tutte le persone e quei posti dolcissimi per me.

Sono sicuro che presto, anche se con non poca fatica, tutto potrà tornare.

Nel frattempo sono davvero vicino alla città meravigliosa, sempre, e a donne e uomini dal carattere impagabile, anche questa volta.

Conto di riunirmi a voi il prima possibile. Vi voglio bene, siete una parte di me.


Lorenzo Gabriele

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