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TENIAMOCI IN CONTATTO / Re: Solidarietà al Casella
« il: 09 Aprile 2009, 09:39:32 »
Nessuna parola può davvero descrivere il dolore...
Da giorni sono tormentata dalle immagini di posti che ricordo bagnati dal sole o coperti di neve, alcuni meravigliosi, alcuni legati a momenti speciali. Un anno, e tante esperienze, vissute in una città e nei suoi dintorni, ora rasi quasi al suolo...Ricordo ogni angolo come se l'avessi lasciato solo ieri, ed ora lo vedo in tv trasfigurato, stento a riconoscerlo.
Non riesco a non pensare alle persone con cui non sono più in contatto delle quali serbo ancora un ricordo affettuoso, e mi chiedo se stiano tutti bene, se le loro case siano ancora in piedi, se le loro famiglie siano tutte salve, o se la loro vita sia stata stravolta per sempre...
Ogni parola mi riporta lì e, nello stesso tempo, alza un muro inscalfibile fra me e chi è rimasto...ogni parola rende tutto così vicino, abbastanza da fare male, e così lontano, perché in qualche modo il dolore di chi è lì a soffrire non si può invadere, non ce ne si può appropriare...eppure distrugge e fa male...
L'angoscia al pensiero di chi non c'è più non dà tregua, e non esistono parole per descriverla...
So che questa ferita nella terra è riflessa ed ingigantita in chi è rimasto, e soffro al pensiero di non poter fare nulla. E di non poter essere lì.
E' triste pensare di non poter aiutare molto, da così lontano, ma mi scalda il cuore il pensiero di tanto entusiasmo e tanta voglia di ricominciare, che parte proprio da chi sta soffrendo di più...è ammirevole e un esempio di coraggio, sono vicina a tutto il conservatorio e sono certa che con lo spirito che anima tutti voi (a partire da chi ha avuto l'idea del forum per giungere al direttore che, nonostante i mille problemi che gli staranno piombando addosso, trova il tempo di scrivere una parola di conforto...) ricostruire e riprendere a vivere "normalmente" sarà più facile...
Con Affetto
Paola
Da giorni sono tormentata dalle immagini di posti che ricordo bagnati dal sole o coperti di neve, alcuni meravigliosi, alcuni legati a momenti speciali. Un anno, e tante esperienze, vissute in una città e nei suoi dintorni, ora rasi quasi al suolo...Ricordo ogni angolo come se l'avessi lasciato solo ieri, ed ora lo vedo in tv trasfigurato, stento a riconoscerlo.
Non riesco a non pensare alle persone con cui non sono più in contatto delle quali serbo ancora un ricordo affettuoso, e mi chiedo se stiano tutti bene, se le loro case siano ancora in piedi, se le loro famiglie siano tutte salve, o se la loro vita sia stata stravolta per sempre...
Ogni parola mi riporta lì e, nello stesso tempo, alza un muro inscalfibile fra me e chi è rimasto...ogni parola rende tutto così vicino, abbastanza da fare male, e così lontano, perché in qualche modo il dolore di chi è lì a soffrire non si può invadere, non ce ne si può appropriare...eppure distrugge e fa male...
L'angoscia al pensiero di chi non c'è più non dà tregua, e non esistono parole per descriverla...
So che questa ferita nella terra è riflessa ed ingigantita in chi è rimasto, e soffro al pensiero di non poter fare nulla. E di non poter essere lì.
E' triste pensare di non poter aiutare molto, da così lontano, ma mi scalda il cuore il pensiero di tanto entusiasmo e tanta voglia di ricominciare, che parte proprio da chi sta soffrendo di più...è ammirevole e un esempio di coraggio, sono vicina a tutto il conservatorio e sono certa che con lo spirito che anima tutti voi (a partire da chi ha avuto l'idea del forum per giungere al direttore che, nonostante i mille problemi che gli staranno piombando addosso, trova il tempo di scrivere una parola di conforto...) ricostruire e riprendere a vivere "normalmente" sarà più facile...
Con Affetto
Paola