Autore Topic: Aggiornamento sul terremoto d'Abruzzo  (Letto 1321 volte)

vivacarioti

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Aggiornamento sul terremoto d'Abruzzo
« il: 10 Aprile 2009, 18:10:31 »
Carissimi,
ho ricevuto da voi moltissime chiamate, sms ed email in questi giorni tremendi per la mia terra. Ho pensato quindi che fosse molto più utile mandare a tutti una email di riepilogo sulle tante domande che mi fate e sulle tante cose che volete sapere, piuttosto che rispondere singolarmente ad ognuno di voi.

Innanzitutto, grazie di cuore per il vostro affetto ed i vostri pensieri.
Il dramma che la popolazione dell'Aquila sta vivendo, oltre ad essere economico, è anche psicologico. Da giorni viviamo su una terra che non smette di tremare, ieri sera c'è stata un'altra forte scossa di intensità 4.9.
La stanchezza e lo stress accumulato in questi giorni comincia a farsi sentire. Io sono giovane ed ho le spalle larghe, ma tante persone anziane, di mezza età, uomini e donne con figli piccoli, o con genitori anziani ammalati, cominciano a cedere dal punto di vista nervoso. Quindi se avete altri amici in queste zone cercate di mettervi in contatto con loro, chiamateli spesso, non abbiate timore di disturbare o di dare fastidio. Fate loro sentire la vostra vicinanza, è molto più importante di quanto possa sembrare.

Per quanto riguarda la mia persona e la mia famiglia, stiamo tutti bene e possiamo ritenerci fortunati. La nostra casa a Paganica ha alcune gravi lesioni alle pareti ma la struttura ha retto bene, le nostre auto non sono state coinvolte da cadute di cornicioni e detriti, e soprattutto abbiamo una seconda casa a Silvi Marina dove momentaneamente la mia famiglia si è spostata per stare più tranquilla.
Io non ero a Paganica quando si è verificata la prima scossa, alle 3.32 del 6 aprile, ma ero appunto nella casa di Silvi, mentre tutta la mia famiglia era a Paganica. A Silvi (110km di distanza da Paganica) la scossa l'ho avvertita fortissima, è durata più di 20 secondi. Un'infinità. Siamo usciti tutti fuori casa ma, dopo aver verificato che non c'erano stati problemi agli edifici, siamo rientrati in casa. Ho pensato che una scossa così forte doveva avere avuto un epicentro molto vicino a Silvi, ad esempio Pescara, e quindi non mi sono preoccupato di chiamare i miei genitori a Paganica, credendo che loro non l'avessero neanche sentita questa scossa. Mi sono rimesso a letto e mi sono addormentato. Intorno alle 5 di mattina ricevo una chiamata da una mia amica, la quale mi chiede subito con grande ansia nella voce se io e la mia famiglia stiamo bene....in quel momento ho realizzato tutto. La scossa che avevo sentito a Silvi era stata fortissima, ma molto lieve rispetto a quello che era successo a L'Aquila e nei dintorni.
Mi sono messo subito in contatto con i miei, i quali erano già in strada e mi hanno fatto un breve ma concitato resoconto di quanto avvenuto: 20 secondi di scosse ondulatorie e sussultorie, armadi che si aprivano da soli, letti che danzavano nelle stanze, quadri che cadevano dalle pareti, piatti e bicchieri di coccio e ceramica schiantati al suolo dopo avere sfondato le vetrine delle varie credenze. Insomma, un boato ha squarciato all'improvviso il silenzio della notte per dare vita a 20 secondi di Apocalisse.
Mio padre è uscito subito di casa per andare a prendere mio nonno, che abitava nella zona vecchia di Paganica, quella con le case più antiche, quella più coinvolta dai crolli. Bè, la casa di mio nonno era una delle poche a non essere crollate e lui era miracolasamente vivo e già in strada pronto per scappare.
Ho acceso subito il televisore e su RaiNews24 potevo già seguire in diretta ciò che stava accadendo.
Per tutta la giornata di lunedì 6 aprile sono rimasto incollato al televisore a seguire le varie dirette; non potevo tornare a Paganica perchè le autostrade erano state chiuse, e per lo stesso motivo la mia famiglia non poteva spostarsi da Paganica a Silvi Marina. Loro hanno trascorso tutta la giornata all'aperto, nei campi, ed hanno dormito nelle macchine e nelle tende.
Per fortuna i soccorsi dei Vigili del Fuoco sono stati immediati, la macchina organizzativa della Protezione Civile è scattata subito seppur con qualche disguido iniziale, e l'intera nazione ha dimostrato una solidarietà infinità inviando colonne di Tir e mezzi di trasporto vari con generi alimentari e beni di prima necessità.

Purtroppo, tutta questa tempestività non è servita per evitare la tragedia. Prima ho detto di potermi ritenere fortunato: ci sono famiglie che con questo terremoto hanno perso la casa, le macchine, i figli, gli amici, i parenti, il lavoro. Qualsiasi tipo di lavoro: dal banchiere all'avvocato, dall'operaio al barista fino alla semplice commessa. Negozi, banche, bar, supermercati, fabbriche: tutto crollato o gravemente lesionato. Far ripartire la vita normale, qui, sarà davvero dura.
D'altra parte, basta guardare le immagini in tv per rendersene conto. E questo è uno dei pochi casi in cui la TV non amplifica le notizie e le sensazioni, anzi, le riduce. La tristezza che si prova guardando la TV è il 10% di quella che si prova passeggiando in mezzo ai paesi distrutti.

Nella giornata di martedi 7 le autostrade sono state riaperte al traffico, quindi la mia famiglia mi ha raggiunto a Silvi Marina. Io, di mia spontanea volontà, ho deciso di non restare con loro ma di tornare a Paganica. Un po' per senso di appartenenza alla mia terra, un po' per dare una mano nei vari campi allestiti dalla Protezione Civile, e anche un po' per non abbandonare completamente la casa in mano agli sciacalli che in questi momenti non hanno di meglio da fare che infilarsi nelle case deserte altrui.

Sono due giorni che passeggio in mezzo ai vari paesi, fin dove i Vigili del Fuoco me lo consentono, ed ho potuto vedere con i miei occhi ciò che avevo visto soltanto in televisione. Ho potuto leggere negli occhi della gente la tristezza per l'accaduto unita alla felicità di essere ancora vivi. Ho potuto leggere la loro desolazione per avere perso tutto o quasi, unita alla voglia di rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo, come un buon montanaro è abituato a fare. Però passeranno molti mesi prima di poter tornare alla normalità, e l'unica cosa positiva in tutto ciò è che siamo già in primavera e per fortuna il freddo dell'inverno è alle spalle.

Molti di voi mi chiedono come fare per mandare materiale, offerte o donazioni alle popolazioni colpite dal terremoto. In questa situazione il caos organizzativo regna sovrano, perchè da tutto il mondo chiunque manda qualsiasi cosa. Dopo una serie di telefonate, ho individuato un canale sicuro. Avete 2 possibilità:
1) inviare materiale attraverso spedizioni
2) effettuare dei versamenti in denaro

Opzione numero 1: la gestione del materiale è in mano alla Croce Rossa. Mi hanno detto che in questo momento hanno a disposizione tantissimo materiale, ed i loro magazzini sono saturi. Le uniche cose di cui attualmente hanno bisogno sono:
- coperte
- sacchi a pelo
- brandine da campeggio
- carrozzine x disabili
- lenzuola monouso
- intimo nuovo non usato (la CRI non fa sterilizzazioni)
- pannoloni x anziani
- omogeneizzati per bambini
Questi sono i materiali di cui hanno bisogno a breve termine. Altrimenti è consigliato scaglionare le spedizioni nei prossimi mesi, Maggio/Giugno/Luglio: in questo caso qualsiasi tipo di materiale (vestiario, cibo, igiene personale) potrebbe essere utile.
Ad ogni modo, l'indirizzo email al quale rivolgersi è
emerabruzzocri@gmail.com
mentre il numero di telefono del settore
"Mezzi e Materiali della CroceRossaItaliana" è
0862361337.
Saranno loro a coordinare la gestione del materiale inviato. Se dovessero esserci problemi di qualsiasi tipo con le spedizioni, non esitate a telefonarmi e cercheremo di trovare una soluzione.

Opzione numero 2: in questo caso la situazione è più delicata, perchè cominciano a circolare già dei conti correnti falsi con intestazioni finte. Gli unici conti correnti sicuri per versamenti DALL'ITALIA sono quelli pubblicati sul sito
http://www.protezionecivile.it/
e sono i seguenti
CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180
INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila
UNICREDIT BANCA DI ROMA
Agenzia Roma Cavour B

CONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140
INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila
INTESA SAN PAOLO
Filiale di Roma 06787

CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 95863023 (IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863023)
INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale - Emergenza Terremoto L'aquila

Inoltre, per chi volesse effettuare versamenti DALL'ESTERO, è attivo un conto della Regione Abruzzo:

conto corrente bancario IT69L0300215300000410000000
Unicredit Banca di Roma
codice swift B R O M I T R 1 7 7 5 (necessario per le donazioni dall'estero)
La causale è "Regione Abruzzo - donazione per il sisma"

Credo di aver scritto tutto ciò che dovevo scrivere. Invio questa email a tutti i miei contatti, spero di non dimenticare nessuno. Comunque, per sicurezza, potete inoltrarla a chiunque ne avesse bisogno. Per fortuna, nonostante il terremoto, nelle case meno disastrate le linee telefoniche funzionano abbastanza bene e l'ADSL della Telecom non ha mai funzionato così bene come in questi giorni. Ci voleva proprio un terremoto per azzerare i soliti tipici disguidi della Telecom!

Ne approfitto per comunicarvi che ho cambiato indirizzo email.
Il nuovo indirizzo è questo dal quale vi ho appena scritto
info@giampierocicino.com
quindi potete memorizzarlo ed eliminare il vecchio giampierocicino@libero.it

Vi mando un caro saluto, un forte abbraccio e grazie ancora per tutto l'affetto che ci state dimostrando in questi giorni.

A presto,
Giampiero Cicino