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Topics - Pamela

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Tamburini / 18 Novembre: Roma, Concerto per il Casella
« il: 10 Novembre 2009, 18:51:58 »
Cari amici,
il 18 Novembre p.v., alle ore 20:00, presso l'Auditorium dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, si terrà un concerto per gli allievi del Conservatorio di L'Aquila.
Ad esibirsi saranno proprio gli studenti dell'Istituzione aquilana, con un repertorio che spazia da Bach a Keith Jarrett.

L'ingresso è ad offerta libera. Il ricavato sarà devoluto per l'assegnazione di borse di studio per gli allievi del Conservatorio di L'Aquila.

Partecipate numerosi!

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TENIAMOCI IN CONTATTO / Il mistero nipponico
« il: 04 Ottobre 2009, 21:33:48 »
L'articolo seguente, pubblicato pochi giorni fa, polemizza con la protezione civile in merito al progetto di Shigeru Ban per il Casella.


Conservatorio Casella: il mistero nipponico del progetto gratis cestinato



L’AQUILA. Voci e malumori, magari passate a mezza bocca o sussurrate all’orecchio che hanno ingenerato una sorta di leggenda metropolitana anche a causa di risposte inevase da parte della Protezione Civile.
Il tema della contestazione questa volta riguarda un progetto per la ricostruzione del conservatorio dell’Aquila. Si era fatto avanti un noto architetto giapponese che pare fosse disposto anche a realizzare l’opera donando, attraverso la sua ambasciata, una cifra di oltre 500mila euro.
Quel progetto era all’avanguardia e sicuro, sostiene chi lo ha visto, «era soprattutto gratuito», si specifica, ma alla fine l’elaborato è rimasto in un cassetto, dimenticato a causa del rimpallo tra Comune e Protezione civile.
Linee contemporanee e moderne, una ventata di internazionalizzazione per il Conservatorio Casella ed il relativo auditorium da 600 posti tutti da ripensare dopo il sisma del 6 aprile.
L’architetto giapponese, Shigeru Ban,(nella foto una ricostruzione di un suo progetto) famoso a livello internazionale soprattutto per le sue ricerche nel campo delle tensostrutture si era fatto avanti chiarendo di mettere a disposizione del capoluogo la sua opera, il progetto ed una somma per la realizzazione delle strutture raccolta attraverso alcune associazioni.
L'architetto nipponico, che ha visitato L'Aquila il 22 maggio su invito dei dirigenti del Conservatorio e della Facoltà di Ingegneria dell'Aquila, aveva spiegato che avrebbe utilizzato la costruzione per lo più utilizzando cartone compresso, che offre le migliori garanzie sia sotto il profilo della sicurezza sia dell'acustica.
L'ambasciata giapponese in Italia si era detta disponibile ad un finanziamento di 500mila euro mentre la restante parte, circa quattro milioni di euro, sarebbe stata coperta da finanziamenti di associazioni di italiani all'estero per i quali si era mobilitato lo stesso Conservatorio dell'Aquila, di concerto con l'ambasciata italiana in Canada.
Inizialmente, sembra, che il progetto fosse piaciuto alla Protezione Civile che aveva anche individuato il sito dove realizzarlo (la tettoia della tramvia a Pettino mai terminata, nei pressi del cavalcavia dell'autostrada A/24).
Dopo una prima ispezione e la richiesta di alcune modifiche al progetto originario, la stessa Protezione Civile aveva dato un primo nulla osta e si era arrivati anche all'esproprio dell'area dove realizzare la struttura.
Poi, a fine agosto, in un incontro che doveva essere conclusivo tra Protezione Civile, Prefettura e Comune dell'Aquila, è arrivato un inaspettato stop al progetto per rilievi sulla sicurezza complessiva dell'opera.
Risultato: la realizzazione della sede provvisoria del Conservatorio è finita nella gara d'appalto omnicomprensiva per la realizzazione degli edifici scolastici, vinta da una ditta di carpenteria metallica.
Secondo alcune fonti la ditta avrebbe avuto la meglio grazie a un forte ribasso praticato sul prezzo di partenza, pur con una valutazione bassissima sugli aspetti ambientali e dell'acustica rispetto agli altri progetti presentati.
Una struttura, insomma, che non garantirebbe le sufficienti condizioni di acustica né per lo svolgimento delle lezioni di musica né, tanto meno, per lo svolgimento di eventuali concerti.
C’è, dunque, malcontento nell’ambito del conservatorio e si teme per il futuro della loro attività e soprattutto sono in molti che ancora non riescono a spiegarsi come sia stato possibile rinunciare ad un progetto praticamente gratuito per la collettività per uno invece a pagamento.
L'architetto Shigeru Ban è citato anche dall'enciclopedia on line Wikipedia che ne sottolinea la fama proprio per «le sue ricerche nel campo delle tensostrutture, specialmente nella loro realizzazione attraverso materiali economici come il cartone o il bamboo».
In particolare si ricorda come, a seguito del terremoto che nel 1995 colpì Kobe, Shigeru Ban «ideò una soluzione alternativa alle tendopoli progettando delle abitazioni di 16 metri quadrati, con pareti fatte da tubi di cartone e fondazioni costituite da cassette per bottiglie di birra, riempite con sabbia. Tecniche simili furono usate anche per ricostruire temporaneamente la chiesa di Takatori
e per il padiglione giapponese presentato all'esposizione di Hannover nel 2000».
Magari, se non altro, c’era qualcosa da imparare… Sulla storia (non la prima con ombre e pochi chiarimenti nell’ambito della ricostruzione) chiarisce poco la Protezione civile che sostiene «destituita di fondamento la notizia secondo cui la gara per la realizzazione del Conservatorio a L'Aquila sia chiusa: infatti è tutt'ora in corso». Dunque non ci sarebbe nessun vincitore. Ancora. Molto strano davvero. Perché sul sito lo scorso 17 settembre è stato aggiunto un avviso con alcuni chiarimenti al bando ma non c’è traccia di un cambio di scadenza. Così dal sito risulta comunque che quel bando è stato chiuso il 22 settembre alle ore 13. (dunque tre giorni fa).
E’ chiaro che qualcosa sia successo nel frattempo o si sia deciso di prolungare il periodo per la presentazione delle offerte. Ma sul sito non pare esservi traccia chiara i ciò.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha poi spiegato all’Ansa che per quanto riguarda il progetto presentato dall'architetto giapponese Shigeru Ban, «fermo restando il parziale finanziamento assicurato dal Giappone di 500mila euro, non risultano esserci altre risorse, tanto meno provenienti dall'estero, per coprire la restante parte dei costi dell'opera. Si è quindi ritenuto di procedere ad una gara pubblica - conclude il Dipartimento - così da garantire, come sempre, la massima trasparenza nell'utilizzo dei fondi pubblici».
Una risposta che però non soddisfa molti.
Le domande allora potrebbero essere: davvero la ditta di carpenteria aveva vinto l’appalto magari poi non aggiudicato per problemi sopraggiunti?
I finanziamenti a cui fanno riferimento gli ambienti vicino al conservatorio esistono davvero?
Perché è stato scartato il progetto dell’architetto giapponese?
Di sicuro è tutto regolare ma qualche risposta in più non guasterebbe visto che a parole la Protezione civile continua a garantire «trasparenza».

26/09/2009 9.33


FONTE

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Navigando, navigando...
Europaconcorsi.com: un portale che raccoglie i più svariati progetti architettonici, ideati e pubblicati dai professionisti del campo.
E in questo sito, qualche giorno fa, Francesco Morena ha pubblicato la sua idea del "nuovo" conservatorio Casella.


Un Conservatorio per L'Aquila
Concorso la realizzazione del Conservatorio A. Casella per L'Aquila

Il progetto consiste in una aggregazione di moduli esagonali di 8.00 ml per lato. I singoli moduli corrispondono esattamente ai requisiti di facile composizione e di montaggio/ smontaggio e possono essere disaggregati, riutilizzati anche singolarmente o in differenti configurazioni in tempi successivi all’emergenza terremoto. La forma esagonale consente inoltre di creare un gioco di spazi e un rapporto interno/esterno che bene si presta ad assolvere le funzioni che un Conservatorio richiede in termini di requisiti acustici e dimensionali. La sequenza spaziale- funzionale prevista dal bando di gara, impone il superamento dei tradizionali vincoli tipologici con una organizzazione dei luoghi più creativa e innovativa. La configurazione del Conservatorio è costituita dalla composizione di diciassette esagoni al piano terra e quattro esagoni al primo piano. Al piano terra sono previste le funzioni prevalentemente musicali e al primo piano le funzioni amministrative , di archiviazione e biblioteca. La ricerca della qualità spaziale e del comfort interno, unitamente al risparmio energetico, ha portato alla definizione di un organismo edilizio composto da varie volumetrie autonome, collegate tra loro. La copertura a due falde con l’aggiunta di un controsoffitto inclinato costituito da una ulteriore serie di panneIli coibentati,crea una ottima camera d’aria che evita surriscaldamenti degli ambienti interni. I sistemi oscuranti interni a lamelle applicati ai serramenti creano ulteriore comfort ambientale. Relativamente al raffrescamento, ventilazione e ricambio aria degli ambienti, particolare attenzione è stata posta ai sistemi passivi attraverso soluzioni capaci di favorire una naturale ventilazione degli ambienti con i conseguenti benefici da raffrescamento nel periodo primavera-estate.

Francesco Morena, progettista



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TENIAMOCI IN CONTATTO / Esenzione pedaggio autostradale
« il: 15 Settembre 2009, 11:56:49 »
L'agevolazione resterà attiva fino al 31/10/2009.
Info QUI

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TENIAMOCI IN CONTATTO / Intervista al M° Rendine
« il: 19 Maggio 2009, 20:32:53 »
La musica la carità e le tende
di Fabio Cavallari



Gli studenti del conservatorio come i reietti della mensa dei poveri dell’Aquila. Il maestro Sergio Rendine racconta perché non di soli mattoni vive la ricostruzione


È già trascorso un mese e mezzo dal quel fatidico 6 aprile che ha sconvolto l’Aquila, distrutto case e monumenti, tolto la vita a uomini e donne. Accanto alle necessità stringenti, ai primi soccorsi, ora si fa strada tra la gente d’Abruzzo il bisogno di tornare a riassaporare quella normalità che il sisma si è portato via in una manciata di secondi. I luoghi dell’incontro, quelli della solidarietà giornaliera e poi ancora la cultura, la bellezza, la passione per l’arte, la musica, lo studio. Espressioni della realtà apparentemente distanti mille miglia tra loro si sono incontrate in un comune destino: la distruzione. È successo anche alla mensa dei poveri di padre Quirino Salomone, rettore della basilica di San Bernardino, e alle sale del conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila. Inagibili. Da una parte i miserabili che anche prima del 6 aprile non avevano nulla se non quel luogo dove andare a recuperare un pasto caldo, dall’altra gli studenti e i docenti dell’istituto musicale, abituati a passare lunghe ore a contatto con la bellezza che eleva l’animo e lo spirito.
Reietti e musicisti legati insieme dal filo rosso del disastro. Ma anche dalla presenza di un uomo, Sergio Rendine, figura di rilievo del conservatorio dell’Aquila, considerato tra i più importanti compositori del nostro tempo e non solo in Italia, tanto che lo Stato della Città del Vaticano ha commissionato proprio a lui l’unica opera in celebrazione dell’anno paolino, la cantata sulla figura di san Paolo che sarà trasmessa in mondovisione il prossimo 26 giugno. Il maestro Sergio Rendine, napoletano di nascita ma abruzzese d’adozione, immediatamente dopo la violenta scossa del 6 aprile, si è attivato in prima persona affinché i suoi studenti non venissero lasciati soli.

Maestro, cosa è successo agli studenti del conservatorio dopo il terremoto?

Ufficialmente l’anno scolastico è stato dichiarato chiuso il 4 aprile, ma io e altri docenti, ci siamo attivati per garantire una continuità didattica ai ragazzi che volevano proseguire le lezioni. Io ho messo a disposizione la mia casa a Chieti, un collega, Paolo Cerasoli, ha trovato un convento a Roma dove proseguire le lezioni di organo. Per un conservatorio è praticamente impossibile adattarsi ai container, perché non è una scuola fatta di banchi, ma di strumenti musicali preziosi che non possono essere esposti alle intemperie. Come è facile comprendere non tutti gli alunni si sono ritrovati nelle condizioni di spostarsi perché hanno perso praticamente tutto, case, macchine, soldi. Il nostro gesto ha un duplice significato: innanzitutto permettere ai ragazzi di sentirsi vivi e non abbandonati, e in seconda battuta evitare che altre strutture si accaparrino alunni e classi. Il conservatorio dell’Aquila è distrutto ma noi abbiamo deciso di non fermarci, di continuare in qualsiasi condizione. Ora stiamo cercando, anche con l’aiuto del vescovo, dei locali adatti allo scopo.

Cosa significa dopo una tragedia come quella abruzzese, continuare e mantenere alto il livello di passione per la musica, l’arte, in definitiva per la bellezza?

Qualcuno sottolinea che prima bisognerebbe occuparsi delle case e dei bisogni primari. È vero, ma non dobbiamo dimenticare che l’Aquila era una città d’arte, non solo architettonica, ma arte viva. Io ho studiato all’Aquila ed ho scelto questa città proprio perché c’erano maestri straordinari e uno dei migliori Conservatori d’Italia. La connotazione esistenziale di questa città è l’elemento culturale.

In un momento come questo quanto conta il legame tra la cultura “alta” e la quotidianità delle persone?
Una delle prime testimonianze che è necessario trasmettere è proprio quella di mantenere accesa la fiaccola vocazionale di questa città, fatta d’arte, cultura e conservazione delle tradizioni. Qualche divinità ha voluto distruggere tutto ma ora deve fare i conti con la nostra anima. L’aquilano è un uomo che può apparire scontroso, un po’ montanaro ma ha una grande dignità interiore, una coscienza profonda delle proprie radici. Ogni cittadino sa cos’è, cosa è stata e cosa rappresenta questa appartenenza. Oggi tutta la città è unita attorno a queste macerie provvisorie. È naturale, per chi veniva da fuori per studiare o lavorare, la tentazione di fuggire, ma il nostro compito è quello di legare tutte queste persone al cuore della città. La nostra cultura va difesa contro ogni tipo di avversità.

Accanto all’impegno per la cultura lei ha prestato grande attenzione alla vita degli ospiti della Mensa di Celestino, un luogo a cui ogni giorno si rivolgevano persone provenienti da tutto il territorio provinciale. Come è nata questa affezione?
Ho conosciuto padre Quirino Salomone, ho vissuto con lui e con molti altri la costruzione di questa mensa che si è sempre rivolta a tutti. Il povero non è solo l’indigente che non ha da mangiare ma anche colui che si sente solo ed ha la necessità di una parola, di un amico. Così questo luogo ha funzionato dal 2000 sino al 6 aprile. La struttura si è retta con il volontariato, con le cene organizzate dagli amici dello spettacolo, senza alcun finanziamento esterno. Ai politici abbiamo detto: fate largo ai poveri e smettetela di farvi largo con i poveri. Abbiamo dato da mangiare ogni giorno a centinaia di persone in loco e portato un pasto a domicilio per chi non si poteva muovere. Oggi queste persone sono ospitate nelle tende, ma domani? Non hanno più un luogo di ritrovo, un punto di riferimento, amici che possano condividere con loro ansie e preoccupazioni. Ecco perché vogliamo ricostruire la Mensa di Celestino, in qualsiasi luogo dove sarà possibile farlo, proprio con l’intento di ridare un sorriso a persone che già hanno poco o nulla.

In una lettera, qualche giorno dopo il terremoto, padre Quirino Salomone, le ha scritto: «Passato lo stato di emergenza, bisognerà riprovvedere a ripristinare la mensa e il centro mobile di assistenza domiciliare che tanto abbiamo voluto. I nostri poveri ci guardano smarriti. Dobbiamo garantire loro il cibo futuro, materiale e spirituale». Dopo più di un mese, come è la situazione?
Sono molti gli amici che si sono attivati. Siamo in una situazione difficile, anche di crisi economica, quindi il denaro che abbiamo raccolto è ancora poco, ma questo non ci spaventa. Abbiamo preso quello che la gente poteva. Ci metteremo del nostro. La solidarietà si manifesta anche con le azioni di volontariato, presenza e vicinanza. La solidarietà di cui abbiamo tutti bisogno è quella spirituale.
FONTE

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TENIAMOCI IN CONTATTO / 5 per mille per il Casella?
« il: 07 Maggio 2009, 10:52:20 »
Come da oggetto.
E' possibile versare il 5 per mille per il Conservatorio di L'Aquila?

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TENIAMOCI IN CONTATTO / Altre iniziative pro-Casella
« il: 05 Maggio 2009, 19:59:09 »
Sono davvero tante! :)
Tra queste:

CINEMA: SERATA 'PER NON DIMENTICARE' AD UN MESE DAL SISMA IN ABRUZZO

Roma, 4 mag. (Adnkronos/Cinematografo.it) - Cinque registi - Mimmo Calopresti, Francesca Comencini, Ferzan Ozpetek, Michele Placido, Paolo Sorrentino - tra le macerie raccontano il terremoto attraverso i video girati per 'Repubblica': ad un mese dal disastroso sisma che ha colpito l'Abruzzo, mercoledi' 6 maggio alle ore 21 presso il Teatro Capranica di Roma, avra' luogo "Per non dimenticare", serata di raccolta fondi per la ricostruzione del Conservatorio "A. Casella" de L'Aquila. Partecipano all'evento - promosso da 'La Repubblica' e dalla Provincia di Roma - Margherita Buy, Francesca Comencini, Piera Degli Esposti, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Giorgio Pasotti e Nicola Piovani.

FONTE

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TENIAMOCI IN CONTATTO / 56 cantanti per il Casella
« il: 05 Maggio 2009, 19:46:54 »
UNA CANZONE E UN VIDEO
56 CANTANTI
PER L'ABRUZZO




Cinquantasei cantanti italiani uniti per l'Abruzzo: obiettivo devolvere i proventi di un cd singolo e di un video (durata 6' e 32'') alla ricostruzione e al restauro del conservatorio "Alfredo Casella" e della sede del teatro stabile d'Abruzzo de l'Aquila. A cantare "Domani 21/04/09", giorno in cui gli artisti si sono ritrovati tutti assieme alle Officine meccaniche di Milano per registrare il brano, sono fra gli altri Mauro Pagani, Jovanotti, Giuliano dei Negramaro, Ligabue, Gianna Nannini, Tiziano Ferro, Zucchero, Finardi, Vecchioni, Afterhours, Fabri Fibra, Giorgia, J Ax, Pelu', Giusi Ferreri, Caparezza, Malika Ayane, Massimo Ranieri, Battiato e Al Bano.
Il progetto, che porta la firma di Pagani, Jovanotti e Giuliano dei Negramaro, ha coinvolto in totale 56 artisti e il patrocinio della Sugar di Caterina Caselli. Il brano debutta in radio la notte del 6 maggio alle 3,30 e sara' in vendita dall'8 maggio in tutti gli store digitali e dal 15 maggio nei negozi di dischi. Questa versione contiene il brano, l'esecuzione strumentale e il video "E' stata una missione impossibile e per questo ancora piu' bella", ha commentato Caterina Caselli durante la presentazione del video nella leggendaria Sala A di via Asiago a Roma. "Sarebbe bello - ha poi detto Jovanotti se riuscissimo a vendere 1 milione di cd e altrettanti file". Un grande aiuto per la ricostruzione - ha aggiunto il Negramaro Giuliano - che durera' negli anni grazie ai diritti d'autore. In questa chiave il disco aiutera' molto piu' di un concerto".
Il disco e il video sono dedicati "a chi lavora per la ricostruzione". Lo ha ripetuto piu' volte Mauro Pagani: "Pagherei - ha aggiunto - per rimettere i quadretti al loro posto nelle case, per mettere di nuovo gli spazzolini nei loro bicchieri, per riporre i giochi dei bambini negli scatoloni". Un po' commosso ha chiarito: "Vorrei fare un rewind e tornare a un secondo prima del terremoto. Invece resta solo una certezza: gli anziani perderanno l'odore delle loro stanze".
Il disco ricorda Musicaitalia per l'Etiopia. Un progetto voluto da David Zard che nel 1985 riuni', sulla scia dell'americano "We are the World", Lucio Dalla e Fabrizio De Andre', Angelo Branduardi, Loredana Berte', Gianna Nannini, Vasco Rossi, il Banco.
Il 45 giri offriva una rilettura di "Volare", l'immortale canzone di Domenico Modugno. La differenza tra le due operazioni e' che per "Domani" gli artisti si sono ritrovato fisicamente a Milano mentre per "Volare" tutti i cantanti registrarono la propria parte che venne successivamente mixata.
Il disco "Domani 21/04.09 e' una iniziativa autonoma nell'ambito della campagna del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali "Salviamo l'Arte in Abruzzo". Tutti i proventi discografici ed editoriali del disco saranno devoluti al conto corrente esentasse n. 95882221, IBAN: IT-85-X-07601-03200-00009588221 Codice BIC o SWIFT: BPPIITRRXXX - causale "Domani 21-04-09 " per la ricostruzione del Conservatorio "Alfredo Casella" e del Teatro Stabile dell'Aquila colpiti dal sisma.


FONTE

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TENIAMOCI IN CONTATTO / Treni gratuiti per i terremotati
« il: 19 Aprile 2009, 10:35:19 »
Cari amici,
avevo sentito in TV che Trenitalia ha messo a disposizione dei terremotati dei treni gratuiti, e la protezione civile dell'Abruzzo mi ha confermato la notizia.
Probabilmente molti di voi hanno già tutte le informazioni dettagliate in merito.
Parlando con qualche collega, però, mi sono resa conto che alcuni non ne sanno nulla o non conoscono la prassi da seguire per poter usufruire del servizio offerto da Trenitalia.
Per avere info dettagliate, questa mattina ho chiamato la sede centrale di Trenitalia, a Roma.
A vantaggio di tutti, riporto qui di seguito le info che mi sono state date telefonicamente:

Tutti i residenti a L'Aquila e nelle zone terremotate (nativi o residenti per ragioni di studio) hanno diritto ad usufruire gratuitamente dei treni delle Ferrovie dello Stato, per qualsiasi destinazione sul territorio italiano.
Ovviamente dovete dimostrare in qualche modo che siete residenti a L'Aquila, quindi munitevi di tutto ciò che può comprovarlo: carta di identità, patente di guida, libretto universitario, libretto del Conservatorio, ecc...
Per accedere al servizio è necessario compilare dei moduli di Trenitalia (nei quali vengono richiesti nome, cognome, residenza, ecc...), moduli che non sono però disponibili in tutte le stazioni, perchè non tutte le stazioni hanno le credenziali.
Se la stazione a voi più vicina non avesse le necessarie credenziali (e non disponesse quindi dei suddetti moduli da compilare), avete diritto a prendere gratuitamente un qualsiasi treno per Roma Termini; una volta a bordo fate presente al capotreno che siete sprovvisti di biglietto perchè "terremotati" (ovviamente, per dimostrarlo, portate con voi i documenti di cui sopra: carta di identità e/o patente di guida e/o libretto universitario e/o libretto del Conservatorio, ecc... ) e  che siete diretti a Roma per compilare in stazione i moduli necessari per usufruire del servizio offerto da Trenitalia. Potete quindi viaggiare con assoluta tranquillità, e nessun capotreno o controllore vi può multare.

Una volta a Roma, recatevi agli uffici di Trenitalia presenti in stazione, esponete il problema e compilate i moduli necessari.
Espletata questa formalità, avrete diritto a viaggiare gratuitamente su tutto il territorio italiano, portando sempre con voi i moduli rilasciati da Trenitalia e il vostro documento.

Queste sono le info che mi sono state date al numero: 06.47.42.155




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TENIAMOCI IN CONTATTO / Raccolta fondi per il Conservatorio
« il: 09 Aprile 2009, 18:01:06 »
Ho fatto un rapido giro fra i topic, ma mi sembra che queste notizie che riguardano da vicino il Casella non siano ancora state segnalate; qualora così non fosse, mi scuso anticipatamente per la ripetizione.

Terremoto: Zingaretti, Parte Raccolta Fondi Provincia Roma

Roma, 8 apr. - (Adnkronos) - "Come indicato dall'Upi, parte la raccolta fondi della Provincia di Roma che ha attivato un conto corrente bancario (IBAN: IT 37E 03002 03379 000401059955, causale: ricostruzione conservatorio "A. Casella" de L'Aquila) e un conto corrente postale (n. 129015) per ricostruire il conservatorio "A. Casella" de L'Aquila, seriamente danneggiato dal sisma. I due conti correnti, intestati alla Provincia di Roma, saranno al servizio dei cittadini di Roma e del territorio provinciale che vorranno dare un contributo per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. L'iniziativa e' in collaborazione con la Provincia dell'Aquila alla quale saranno destinati i fondi per la ricostruzione". Lo dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

"Domani, nel corso di un incontro a Palazzo Valentini a cui parteciperanno, oltre al Capo della Protezione civile regionale, Maurizio Pucci, anche i sindaci dei Comuni del territorio provinciale, solleciteremo le Amministrazioni locali a pubblicizzare adeguatamente questa iniziativa". "Sono molti i dipendenti della Provincia di Roma - conclude Zingaretti - che hanno chiesto di poter offrire il proprio aiuto a favore delle vittime del terremoto. Per questo motivo abbiamo dato loro la possibilita' di effettuare una donazione devolvendo il corrispettivo di almeno un'ora del proprio lavoro".


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